La città dei morti di San Pietro
Se vi piacciono i misteri e se siete realmente affascinati dall’archeologia non potete non recarvi alla Necropoli sotto la Basilica Vaticana, aperta tutti i giorni, tranne i festivi.
Andando a Roma è inevitabile fare una visita a San Pietro ed ammirare il meraviglioso colonnato realizzato da Bernini e la cupola di Michelangelo. E’ d’obbligo entrare nel simbolo della Cristianità e contemplare la sublime scultura di Michelangelo, la Pietà, ed il famoso baldacchino bronzeo realizzato dal giovane Bernini, costruito, ormai si sa, con la fusione della formelle che ornavano il Pantheon, tanto da generare il detto “quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini”, cioè il Papa dell’epoca. Ad ogni modo la Basilica custodisce non solo notevoli tesori dell’arte italiana ma anche un’area archeologica, posta al di sotto delle “Grotte Vaticane”, alla cui estremità occidentale si troverebbe la Tomba dell’Apostolo Pietro.
Costantino, l’imperatore della conversione, avrebbe infatti edificato qui la prima Basilica, dedicata al principe degli Apostoli, su un preesistente cimitero. La Fabbrica di San Pietro ha messo in luce un’area sepolcrale di età romana, compresa tra il II e il IV secolo d.C., con tombe disposte secondo un preciso ordine, a seconda della cronologia e del rito funerario impiegato. Alcuni sono dei veri e propri mausolei con la possibilità per i visitatori di osservare, ancora in situ, mosaici, stucchi ed affreschi che ricordano i miti di Giona e del Buon Pastore. Altre sepolture sono più semplici e menzionano con una lapide i nomi dei defunti. Quindi al di sotto dell’emblema del Cristianesimo moderno giacciono indisturbate non solo tombe cristiane ma anche pagane, ed entrambe convivono lungo la via funeraria.
Insieme ad esse, ad un livello inferiore rispetto al pavimento della Basilica di San Pietro, si troverebbe anche la Tomba dell’Apostolo, scelto dal Cristo per edificare la sua “ecclesia”, anche se recenti studi stanno mettendo in discussione questo assioma, ribadendo la necessità di ricercare le ossa del Santo in un’altra parte della Città Eterna.
Che si tratti o meno del luogo in cui sono conservate le spoglie del Santo, San Pietro conserva un eccezionale patrimonio archeologico necropolare, in cui è possibile cogliere passo passo la storia e lo sviluppo della cristianità dal II secolo d.C.
Il fascino di questo luogo, ricco di mistero, è immutato nei millenni se pensiamo addirittura che Dan Brown ha ambientato in questo spazio la chiusa del suo “Angeli e Demoni”, spingendo il simbolista Langdon a trovare l’antimateria killer proprio nei sotterranei di San Pietro, sulla tomba del Santo.
A questo punto non potete non tuffarvi alla scoperta dei misteri custoditi sotto il Vaticano.
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A Roma anche l’impossibile diventa possibile!