Volumi sotto la luce
Si svolgerà a Roma dal 18 ottobre 2012 al 17 febbraio 2013, presso il MAXXI, una tra le mostre più attese dell’anno dal titolo “L’Italia e Le Corbusier” e dedicata ad uno dei massimi architetti e urbanisti al mondo. Non si tratta esclusivamente di un’esposizione che ricorda un architetto ma la mostra romana presenterà di fatto l’Architetto con la A maiuscola, colui che più di tutti ha influenzato il corso dell’architettura di questo secolo.
Maestro, insieme a Wright e Gropius, del movimento moderno, Le Corbusier fu uno dei sostenitori del “funzionalismo” che, fuso insieme alle forme semplici della geometria e dell’architettura lineare, puntava ai bisogni sociali dell’uomo medio nell’assoluta necessità di dover esprimere, attraverso la propria arte, la concretezza degli oggetti attraverso la loro utilità, mediante il binomio insostituibile di forma e funzione.
Il tema della mostra romana è quello connesso alla volontà di mostrare anche ai meno esperti del settore quanto e in che misura l’Italia incise ed ebbe un ruolo fondamentale nella formazione e nelle scelte architettoniche operate nella sua carriera da Le Corbusier. Di fatto i suoi numerosi viaggi in Europa e soprattutto quelli nel Belpaese, sin da giovanissimo, impressero nella mente dell’architetto la concezione di un necessario bagaglio culturale che poteva essere offerto solo dall’arte antica, da quella romana e tardo-antica e dalla cultura rinascimentale, di cui l’Italia è stracolma. Ma anche l’arte greca influenzò positivamente la futura attività di Le Corbusier, tanto da fargli affermare come il Partendone, posto a monumento perenne contro lo scorrere del tempo sull’Acropoli di Atene, fosse tutt’altro che un marmoreo e accademico emblema di perfezione, ma una creazione viva dello spirito greco, al centro di un paesaggio tra mare e monti.
L’architettura non è, nella concezione lecorbusiana, allora oggetto statico, icona del bello ma è materia viva, plasmabile e funzionale all’arte e all’uomo stesso.
Ed allora la mostra romana metterà in luce la componente emozionale dell’architettura di Le Corbusier, al di fuori dei meri problemi di costruzione e al di là dei calcoli strettamente matematici e razionali, poiché, nel suo pensiero, l’architettura è arte per commuovere.
Designer, oltre che architetto e urbanista, Le Corbusier verrà presentato al MAXXI di Roma attraverso tutte quelle produzioni artistiche che lo hanno reso celebre, come ad esempio le sue opere di pittura e i suoi progetti, i disegni e i modelli assolutamente originali. Il tutto sarà arricchito da un percorso fotografico che ripercorrerà la carriera di uno dei più grandi architetti di sempre che Roma vuole celebrare e immortalare attraverso questa esposizione.
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Roma è come l’architettura di Le Corbusier…un gioco di volumi sotto la luce!